Sono 11 i gruppi mascherati in gara per la 623° edizione del Carnevale di Putignano. Una delegazione di 54 maschere, nella puntata dedicata al giovedì grasso, poi, sarà ospite a “La Prova del Cuoco”, la trasmissione condotta da Antonella Clerici alla quale saranno portati in dono alcuni prodotti tipici e la maschera simbolo del Carnevale, Farinella.
Ecco come i gruppi mascherati dell’edizione 2017 del Carnevale di Putignano sono riusciti a declinare in un tripudio di colori, stoffe e creatività il tema principale: i Mostri.
MOSTRUOSAMENTE BELLI – Associazione Donatori di Sangue Fratres
In un contesto sociale in cui calamità naturali e tragedie del mare impongono gesti di solidarietà, di collaborazione e di aiuti concreti, la maggior parte delle persone sta mostrando stanchezza, disinteresse, fatalismo. Sono i mostri dei nostri giorni, disinteressati alla sofferenza altrui, incapaci di offrire ai bisognosi uno spiraglio di luce, un approdo sicuro dopo un lungo e travagliato percorso. È il donatore l’eroe dei nostri tempi, colui che con la sua sensibilità e la sua volontà di andare incontro ai problemi può dare l’esempio su come sconfiggere questi mostri. Rafforziamo la catena della solidarietà, spezziamo l’indifferenza con un gesto d’amore che restituisce la vita.
GOCCE DI VITA – AVIS Comunale di Putignano A.G.A.D.O.S.
Un vampiro deperito, bisognoso di trasfusioni di sangue. È la maschera principale del carretto e del gruppo, allegoria di come il bisogno e, al contempo, la carenza di donazioni di sangue rende il vampiro bisognoso di cure. L’emergenza sangue diventa ancora più terribile quando si scontra con un altro mostro sociale, la mala sanità. Il terrore di esserne vittime e di restare senza donatori di sangue è un incubo che riguarda tutti. I medici e le infermiere che sfilano accanto al mostro vampiresco sono distratti e preoccupati, ma in loro soccorso ci sono i donatori di sangue, le gocce di vita che danno speranza e ricordano che con un piccolo gesto di grande amore e generosità si può salvare una vita.
TECNOLOGICAMENTE MOSTRUOSI – La Zizzania
Negli ultimi anni si è affermata una nuova forma di comunicazione, più rapida e alla portata di tutti, resa possibile dalla tecnologia, un mostro dalle straordinarie qualità positive e negative. Il telefono, in particolare, è oggi uno strumento che ci accompagna durante tutta la giornata, aiutandoci a organizzare e gestire i momenti di vita, sia di lavoro che di svago. Attraverso il telefono ci avviciniamo o ci allontaniamo dagli altri. Un fenomeno che colpisce in particolare gli adolescenti, che spostano l’attenzione dalla vita e dalle interazioni reali a quelle mediate dallo strumento tecnologico, facendosi coinvolgere troppo come accaduto nel caso del gioco PokemonGo! Un gioco che ci ha fatto regredire nella solitudine e nell’eccitazione individuale, oltre a generare pericoli e rischi e annullare i riferimenti spazio-temporali nella forsennata ricerca di entità virtuali. Un fenomeno che ha ispirato il gruppo, i cui partecipanti sono vestiti da smartphone, alla ricerca di qualcosa di non reale – dal gioco ai rapporti interpersonali – che non ci fanno crescere interiormente.
MOSTRI…”AMO” GENIALITÀ – Istituto Comprensivo “De Gasperi – Stefano da Putignano”
Il mostro, per configurarsi come tale, deve avere un carattere di eccezionalità. In genere è interpretato con un significato negativo e associato a figure spaventose appartenenti al mondo animato. Il gruppo mascherato vuole invece dare al termine una connotazione positiva e sottolineare l’importanza della scuola nei suoi aspetti educativi e didattici. Da sempre, infatti, la scuola rappresenta il luogo in cui idee e genialità si sviluppano, stimolando i bambini e i ragazzi all’apprendimento e alla creatività. La laboriosità sarà rappresentata da una grande fabbrica dove minuscoli elfi si esercitano e si allenano ogni giorno, anche attraverso il gioco, al fine di sviluppare gli elementi fondanti della genialità: perseveranza, impegno, volontà, passione, amore, studio, intelligenza, intuizione, costanza, indispensabili per divenire “mostri”. Gli elfi della saggezza (i docenti) reggono sulle spalle un cestino, simbolo della responsabilità del ruolo di ognuno, con all’interno palloni contrassegnati dalle diverse virtù che balzeranno su teli colorati, a simboleggiare l’allenamento esercitato in modo giocoso nella quotidianità scolastica.
a-SOCIAL NETWORK – Ball Rer i Cant
Solo pochi anni fa i mostri erano i protagonisti dei brutti sogni che ci svegliavano nel bel mezzo della notte o il lupo cattivo nella stanza accanto o “gli sconosciuti” che avremmo incontrato per strada pronti a regalarci caramelle da non accettare. Oggi queste storie non le racconta più nessuno, perché nessuno ha più tempo di guardarci negli occhi o stringerci la mano. Siamo diventati alieni creati dalla tecnologia. Pronti a sbirciare la vita degli altri sui social network, non prestiamo attenzione a chi vive accanto. Condividere momenti non è più passare del tempo insieme, ma postare mille immagini, e quello che ci rende più felici sono i like degli amici virtuali. Una creatura anomala dalle sembianze di uno smartphone, seguita dalla nuova realtà fatta di generazioni immerse in un mondo surreale, invade il corso mascherato: adulti che chiedono ai giovani esperti come usare Facebook e WhatsApp, mentre i pargoli sono seduti in disparte a guardare cartoni animati sui tablet. Una marcia di grandi teste vuote che si muovono al grido di “Si selfie chi può”. Un tempo i mostri erano temuti e sconfitti, oggi il mostro ha vinto e l’unica considerazione che ci resta da fare è che “si stava meglio quando si stava peggio”.
MOSTRUOSA-MENTE INSIEME – Cooperativa Sociale Apollo
Fin dall’antichità, l’essere umano è un grande creatore di mostri.
I mostri sono dentro di noi, li creiamo da bambini nel nostro immaginario e continuano ad accompagnarci durante la crescita. Tuttavia, per evolverci dobbiamo riuscire a domarli. Poiché i mostri servono a esorcizzare e fuggire la realtà, c’è il bisogno di dargli la caccia. Si pensi all’applicazione “Pokemon-Go” che colloca mostri immaginari nei posti più disparati e rende tutti cacciatori. Un gioco che ha ispirato il gruppo, composto da tristi e insoddisfatti cacciatori di Pokemon soggiogati da tanti Pikachu, a corollario di tre grandi e paurosi Pokemon evoluti. Si simula una lotta fra i mostri cattivi ed evoluti e i cacciatori coadiuvati da Pikachu, il Pokemon buono per eccellenza, che simboleggia la lotta fra il malsano bisogno di ricorrere a tali giochi in maniera estrema e la razionalità che rende l’uomo fautore della sua realtà. I mostri sono generati dalla mente umana, dalle problematiche che affronta e dagli estremismi. Ci si ritrova allora a combattere il mostro del fanatismo, dell’estremismo estetico, dell’esasperazione della tecnologia. A mettere ordine appare un mostro buono che libera i cacciatori dalla loro assuefazione e li riporta alla relazione sociale, allo stare insieme e alla convivialità. Un mostro colorato e alato che ingloba allegramente tutti in sé e li riporta alla realtà con una vivace e collettiva danza.
NATURA MOSTRA – Associazione Culturale Il Coriandolo
Da tempo immemorabile, gli elementi naturali – aria, fuoco, terra e acqua – sono fonte d’ispirazione per gli uomini. Punti di riferimento per tradizioni e rituali magici, rivivono in feste legate ai cicli stagionali e in pratiche incentrate sul culto della Natura. Una Natura venerata che tuttavia, a volte, si ribella all’uomo arrecando nelle diverse forme che assume – maremoti, alluvioni, incendi, eruzioni vulcaniche, terremoti, frane, tornado, tempeste – danni a cose e persone.
C’E’ POSTO PER TE (il sonno della ragione genera i mostri) – La Palestra & Samurai
Come esorcizzare la paura, il più antico dei sentimenti umani? Travestendosi da morti.
Ciò che l’animo teme di più è l’ignoto e, per antonomasia, la morte. Rappresentarla serve a conoscerla e ad allontanarne la paura. Indossare abiti da zombi, avere il volto pallido, tumefatto e sanguinante, allontana l’occulto. Così mascherati, i componenti del gruppo vogliono allontanare il timore del trapasso invitando allegramente il pubblico ad accodarsi alla festosa compagnia di zombi trampolieri.
diMAGANDO INSIEME diMOSTRIAMO CHE SI PUÒ FARE – Gruppo C’Vin A’ Vin
Ci trasformiamo tutti in apprendisti maghi per cercare di combattere le moderne mostruosità: violenza, femminicidio, bullismo, solitudine. Insieme, instaurando un dialogo, attraverso l’amicizia, il divertimento e le bacchette magiche possiamo affrontare e sperare di vincere tutte le battaglie.
I MOSTRI DELL’ANIMA – La valigia del sapere & Passito Bailante
Tutti nella nostra vita ci imbattiamo in situazioni problematiche che procurano tristezza, rabbia, rancore e odio. Più grandi sono le delusioni, più i mostri dell’anima crescono. Non dobbiamo però arrenderci. È importante, infatti, ricordare che dietro ogni momento negativo c’è sempre una pulsione positiva che annienta i nostri mostri e inebria di gioia le anime di ognuno di noi.
MOSTRUOSITÀ ITALIANA – U.P.T.E. Università Popolare della Terza Età
Quando la politica litiga, genera mostri. È questo il caso di alcuni politici italiani che si presentano a noi elettori con una doppia faccia, pulita avanti, da mostro dietro. Sono, infatti, mostri di bravura, di intelligenza, ma anche di corruzione e di malaffare. La mostruosità italiana.