È uscito venerdì il nuovo lavoro della cantante jazz nocese
Come spiegato nella descrizione dell'album, pubblicato da Parco della Musica Records, ci troviamo davanti a un paradigma di stile, "nove tracce di puro jazz cantautoriale", che vede la firma dell'autrice nel testo, nella musica e negli arrangiamenti.
Il lavoro, con la collaborazione di Domenico Sanna al pianoforte, Francesco Poeti alla chitarra, Giuseppe Romagnoli al contrabbasso, Matteo Bultrini alla batteria e Francesco Fratini alla tromba, verrà presentato in concerto giovedì 2 maggio alla Casa del Jazz di Roma.
Nell'opera, la Paparusso interpreta variazioni sul tema attraverso uno sguardo che è al tempo stesso rivolto all'universo, ma anche al centro di sè stessa, alla continua ricerca di un punto fermo, di gravità ed esistenza. Il linguaggio del jazz si fa così universale, tra colori, espressioni ed idiomi che l'artista utilizza per esprimere e raccontare qualcosa di inafferrabile al tempo stesso.
Originaria di Noci, oltre all'attività di insegnamento di canto al Conservatorio, Elena Paparusso lavora da diversi anni anche nel mondo della danza contemporanea, anche qui come docente, e in qualità di organizzatrice di eventi, sempre nell'ottica di una collaborazione tra linguaggi e forme artistiche maggiormente sperimentali.