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Il 29 settembre rimane sempre per i putignanesi doc una data fatidica perché segna la fine della cosiddetta “villeggiatura” che cade in concomitanza con la ricorrenza della festa di S. Michele Arcangelo.

 

Per tanti è l’ultima possibilità di una panzerottata o una grigliata campagnola, ospiti di amici anfitrioni in trulli, villette o masserie. E’ una festa religiosa di lunga tradizione diventata appannaggio di due contrade, quella di Monte Laureto e quella di San Biagio.

Per ognuna stessi riti religiosi di due comunità vacanziere, animate da una profonda Fede verso l’Arcangelo Michele, con messe mattutine e serotine che precedono, in entrambe le contrade, la processione della statua di S. Michele. Si differenziano per l’orario e per la varietà dei riti civili.

Entrambe le feste si avvalgono del patrocinio del Comune, dell’assessorato alla Cultura e dell’associazione turistica Pro Loco. La festa di Monte Laureto, alla cui realizzazione partecipa attivamente sia il “Comitato Festa di S. Michele”, sia L’ASL/BA e la Parrocchia di Maria SS. del Carmine, mette al centro della ricorrenza religiosa la splendida grotta micaelica dedicata sin dal 591 all’Angelo armato di spada. La sua edicola, situata nell’ampia cavità carsica a sinistra dell’altare maggiore, e la statua del Santo sono opere attribuite al celebre scultore Stefano da Putignano. Alla grande grotta, che per fattivo interesse della Proloco e del Comitato sta per essere inserita nel percorso della Via Francigena del Sud, si accede da un’ampia scalinata. Alle messe mattutine, seguirà durante la serata alla 18, 30 la tradizionale processione per le vie della contrada, mentre il programma delle manifestazioni civili prevede: la 15esima edizione della porchetta romana, degustazione di prodotti tipici del territorio, spettacolo di musica e balli etnici del sud  d’Italia, e internazionali con il gruppo “Zulika” e estrazione di ricchi premi per una serata allietata dal cabarettista Mino Barletta.

La festa che si realizza nella contrada di S. Biagio, messa mattutina alle 8,30 che si ripete in serata, all’aperto, nello spazio antistante la cappella e alle 20,30 la processione con la partecipazione del sindaco Domenico Giannadrea,  dell’assessore alla cultura Emanuela Elba e di altre autorità civili reduci dal rito religioso di Monte Laureto. Anche in questa contrada il programma è quello tipico delle sagre campestri: gastronomia, degustazioni varie, parco divertimenti, spettacolo di musica live con revival degli anni 70/80/90. E, per essere coerenti sino in fondo, fuochi pirotecnici e lancio di palloni aerostatici.  

 

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