La Cantina di Spazio ha rinnovato venerdì la sua rassegna dedicata alla Nuova Hollywood con la proiezione di "Quel pomeriggio di un giorno da cani".
Un film dedicato, ancora una volta, all'America delle diseguaglianze e dei contrasti razziali e di genere. Lungometraggio del 1975 diretto da Sidney Lumet e sceneggiato da Frank Pierson, con l'interpretazione di Al Pacino e John Cazale, è basato sugli eventi di una vera rapina avvenuta nell'agosto del 1972 a New York, nel quartiere di Brooklyn. Protagonista è uno dei due rapinatori, John Wojtowicz, che con il complice Salvatore Naturile tenne in ostaggio i dipendenti dell'istituto.
Gli eventi furono raccontati in un articolo su Life scritto da P. F. Kluge e Thomas Moore, intitolato The Boys in the Bank.
Nel film, tre rapinatori prendono in ostaggio una filiale locale di Brooklyn. Ma gli imprevisti sono già dietro l'angolo. Il membro più giovane della banda, infatti, dice a Sonny, il protagonista, che non se la sente e abbandona la scena. Rimangono i due membri veterani, che dovranno tuttavia già subito dopo far uscire un membro del personale a causa di un attacco d'asma.
Nel frattempo, la polizia ha prontamente circondato la struttura e, nella persona di Eugene Moretti, capo della municipale, Sonny è costretto ad avviare le trattative. Sotto il controllo dell'agente dell'FBI Sheldon, Moretti chiede a Sonny un ostaggio da rilasciare come prova di buona fede.
Moretti convince poi Sonny a uscire dalla banca per fargli vedere come i poliziotti abbiano circondato la zona. Dopo qualche momento, Sonny urla improvvisamente "Attica!" (in riferimento alla rivolta dell'omonima prigione) e la folla assiepata davanti all'edificio inizia a inneggiare per lui.
Dopo aver concluso che una fuga è impossibile, Sonny chiede a Moretti un aereo che porti lui e Sal fuori dal paese.
Sonny, poi, ha una moglie e due figli, ma anche un compagno, Leon, con cui si è "sposato" l'anno prima. La polizia lo interroga e scopre che Leon desidera sottoporsi a un intervento di riassegnazione sessuale. Lo ha già detto a Sonny, che vorrebbe aiutarlo ma non ha i soldi necessari. Moretti, a quel punto, intuisce che è questo il movente della tentata rapina, e cerca di convincere Leon a parlare con Sonny, ma questi in un primo momento rifiuterà.
Intanto, dopo che il direttore della banca accusa un malore e viene fatto entrare un medico per soccorrerlo, l'FBI, che ha preso ora il comando delle trattative, annuncia l'arrivo del bus per l'aeroporto. Sonny siede accanto all'autista, mentre Sal siede dietro, assieme ad alcuni ostaggi. Arrivati al terminal dell'aeroporto, Sheldon si avvicina all'autobus e parla con Sonny. Mentre Sonny è rivolto verso di lui, l'autista apre un ripianon dove è nascosta una pistola. Chiesto a Sal di puntare in alto la sua arma, Sheldon bloccherà il fucile di Sonny, mentre l'autista sparerà alla testa a Sal, che muore sul colpo. Sonny viene arrestato e gli ostaggi sono infine liberati.