America 1929-Sterminateli senza pietà: commento a un film ancora attuale
Venerdì, nella Cantina di Spazio, si è tenuta la proiezione del sceondo film della mini rassegna dedicata alla Nuova Hollywood, dove si vogliono proporre alcune opere critiche nei confronti dell'America violenta.
Protagonista del lungometraggio è Bertha Thompson, alias BoxCar Bertha, una giovane ragazza che fa discutere per quei tempi per la sua spavalderia, audacia e anche, spesso, i facili costumi. Il film vede la giovane innamorarsi di un leader del sindacato, Big Bill Shelly, che però presto la abbandonerà.
Da lì, Bertha conoscerà poi un baro, Rake Brown, insieme al quale libererà Shelly (per la prima volta) dal carcere. In seguito i tre, assieme all'amico di infanzia e da sempre compagno di Bertha, l'afroamericano Von Morton, formeranno una banda che, nonostante le buone intenzioni di Shelly, diventerà gruppo criminale a tutti gli effetti, svaligiando treni merci e banche.
I quattro, tra svariati crimini e contrasti al proprio interno, avranno tuttavia sempre come obiettivo quello di infligggere una lezione memorabile allo schiavista della grande ferrovia, Sartoris, che tenterà con ogni mezzo, ma soprattutto con la violenza, di fermarli. Alla fine, gli scagnozzi di Sartoris riusciranno a uccidere Rake e far rinchiudere Von e Shelly in un carcere federale, da cui però, per la seconda volta, i due compagni riusciranno a fuggire. In questo tempo, intanto, Bertha si è convinta a diventare prostituta a pagamento in una casa di piacere da cui poi fuggirà per cercare Shelly, che non è mai riuscita a dimenticare.
Quando incontra, per fortuna del caso, Von in un club per neri, la Thompson apprenderà da questi che Shelly è riuscito a fuggire e correrà subito ad incontrarlo nel suo nascondiglio. Qui, però, un'amara sorpresa attenderà entrambi: gli uomini di Sartoris, che li avevano seguiti, fanno irruzione nella baracca di Shelly, letteralmente crociffigendolo come il Cristo a un vagone di un treno. Invano, nonostante l'intervento di Von, che uccide come un cowboy professionista tutti i sicari, Bertha tenterà di rincorrere Shelly per salvarlo.
Un'opera, che vede Martin Scorsese per la sua seconda volta alla regia, che si rivela quanto mai attuale per i nostri tempi, mettendo in luce tutte le criticità, ma anche i traguardi, di quella libertà, conquistata da tutte le donne, e ragazze, di oggi. Ma anche una critica al capitalismo rampante dell'America degli anni '20 e '30, che sembra rincorrere e vincere inesorabilmente sugli ideali dei lavoratori e dei loro diritti, infliggendo un colpo significativo proprio al sindacato.