Il Presidente dell'Associazione Regionale dei Comitati Festa Patronale "Cellino Nicassio", Cav. Carmine Console, scrive al Presidente della Regione Puglia Emiliano, all'Assessore regionale Capone, al Presidente Anci Decaro, al Segretario generale della Conferenza Episcopale Mons. Renna e ai Sindaci dei Comuni della Puglia.

La Federazione dei Comitati Festa Patronale, fondata ad Adelfia dal defunto Cellino Nicassio, è giunta al suo 35° anno di attività sul territorio.

In sintesi, nella lettera, si fa riferimento al fatto che le "Feste Patronali rappresentano il più alto momento di espressione della fede e della devozione da parte dei cittadini, e generano un indotto che interessa tante categorie ed industrie. Bande, fuochisti, aziende di luminarie, fiorai, ambulanti, giostrai, organizzatori di eventi, aziende di service audio/luci e, a cascata, tutti gli operatori facenti parte della catena produttiva, sono solo alcune delle realtà interessate dall’indotto economico sviluppato".

L’emergenza sanitaria ha già causato l'annullamento dei festeggiamenti del Santo Patrono in alcuni Comuni pugliesi, mettendo anche a rischio la fattibilità e l’organizzazione delle Feste Patronali in programma nei prossimi mesi. Tra gli operatori del settore che hanno permesso, sino ad oggi, la conservazione della tradizione con il proprio lavoro, è alto il rischio che molti possano trovarsi costretti a ridimensionamenti o addirittura alla chiusura della propria attività.

Si ricorda che "durante e/o al termine di ogni Festa Patronale, ciascun Comitato, dall’importo della questua, rilascia una quota destinato ad un atto di carità in favore di realtà che si occupano del sociale", a testimonianza della sensibilità che i volontari hanno verso la propria comunità.

Con questa lettera aperta, dunque, la Federazione dei Comitati Festa Patronale si rivolge a tutte le istituzioni, di ogni grado e colore politico, affinché venga presto messo sul tavolo della crisi emergenziale anche questo asset economico.