Un’istallazione dell’artista putignanese Nicola Genco nell’ambito del progetto “Le parole del cibo, le suggestioni dell’arte” che promuove cultura, arte e buona alimentazione.
“Le parole del cibo, le suggestioni dell’arte” è un progetto decisamente innovativo promosso dalla Biblioteca del Consiglio regionale “Teca del Mediterraneo”, ideato da Lia De Venere, storica dell’arte e curatrice di mostre di arte contemporanea e organizzata dall’Associazione Culturale ETRA ETS di Castellana Grotte che mette al centro la bellezza dell’arte contemporanea e la promozione della lettura, seguendo l’alimentazione come filo conduttore.
Un itinerario culturale e artistico tra colori, sapori, prodotti agroalimentari e storia, un viaggio tra passato, presente e futuro, con un richiamo alle tradizioni e all’innovazione che coinvolgerà sei biblioteche pugliesi in altrettanti incontri che prevedono la presentazione di libri e di installazioni di artisti contemporanei pugliesi legati al tema del cibo.
Il primo appuntamento alla Biblioteca di Laterza in provincia di Taranto, dove oltre a parlare di cibo del futuro con Marco Ceriani, autore del volume “Si fa presto a dire insetto. Storia del cibo del futuro: sulle nostre tavole qualcosa di nuovo seppur antico" e Antonella Leone, ricercatrice dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa-Cnr) e responsabile del Progetto Europeo GoJelly, il nostro concittadino Nicola Genco ha esposto una serie di tavole entomologiche che raffigurano insetti di specie “aliene”, inesistenti in natura. Creature speciali - libellule, farfalle, tipule, formiche - che a uno sguardo ravvicinato si rivelano costruite con transistor, piccole lampadine, molle e pinzette di metallo, foglie secche, semi e conchiglie, che di sicuro non finiranno mai nei nostri piatti.
Le opere di Genco ripercorrono la strada intrapresa nel Novecento dai protagonisti delle avanguardie artistiche nel dare nuova vita a oggetti privati della loro funzione originaria, ponendo l’accento sugli interventi sempre più invasivi dell’uomo sul mondo naturale, prefigurandone le conseguenze imprevedibili e a volte nefaste sull’equilibrio dell’ecosistema.
La probabile inquietudine che coglie chi guarda le tavole di Nicola Genco, che resteranno esposte fino a fine febbraio, viene in aiuto la sottile ironia di questo entomologo sui generis che fa soltanto e bene ciò che deve fare l’arte: condurci in una realtà alternativa, costringendoci a farci domande, a guardare in modo diverso ciò che ci circonda, a riflette sui problemi del mondo contemporaneo, ma anche a godere a pieno delle piccole gioie della nostra limitata esistenza.
NICOLA GENCO, (Putignano 1959) vive e lavora a Putignano. Grafico, designer, pittore, scultore, fotografo, è un artista visivo a tutto tondo. In tutte le sue creazioni è sempre palese l’interesse per i diversi aspetti della natura, così come il rapporto vivo e forte con la materia; frammenti di mondi diversi attraverso la sintesi creativa danno vita a opere d’arte caratterizzate dalla ibridazione di più materiali. Ha presentato le sue opere in diverse manifestazioni e rassegne di arte contemporanea in Italia e all’estero, in musei pubblici e gallerie private.