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Grandissimo è stato il successo, tanto il coinvolgimento e il divertimento di bambini, genitori e docenti della scuola primaria Minzele, che si sono radunati numerosi in Piazza Aldo Moro per ridare vita ancora una volta al progetto “C’era una volta U’ndorndr”.

Il corteo ordinato ma chiassosissimo, costituito dai ben 19 gruppi classe di seconda, terza, quarta e quinta primaria, ha invaso prima il borgo antico e poi le strade cittadine, il giorno del giovedì grasso 28 febbraio, portando un simpatico frastuono e tantissima allegria in questo ultimo giovedì di carnevale.

Entusiaste le autorità partecipi a questa iniziativa, che torna alla ribalta del Carnevale di Putignano, ripresa fedelmente prima dalla docente Rosalia Lippolis e ora dall’attuale referente Adriana Mezzapesa. Presente il Dirigente Francesco Tricase, il quale ha dato avvio alla manifestazione, ed anche il sindaco Domenico Giannandrea, l’ass. Emanuela Elba e il presidente della Fondazione Giampaolo Loperfido, i quali puntuali all’appuntamento hanno ascoltato e risposto simpaticamente a versi in vernacolo in sintonia con la manifestazione, scritti dall’insegnante Marilena Campanella e recitati da alcuni alunni delle classi quinte.

Il progetto ha avuto un notevole risvolto didattico-formativo per tutti gli alunni partecipanti: sono stati organizzati due incontri con il maestro Antonio Lippolis, appassionato di tradizioni putignanesi e amministratore del gruppo Facebook “Sei di Putignano se…”, il quale ha raccontato la storia del nostro antico carnevale sin dalle sue origini spiegando nei particolari il significato dei giovedì, delle propaggini e della festa dell’orso.

Inoltre, sono seguiti incontri con la docente Rosalia Lippolis, che ha condotto uno straordinario lavoro di ricerca sul canto caratteristico di “U’ndondr” e sulla storia del corteo, collaborando con docenti e bambini alla ricerca di particolari e aneddoti di questa bizzarra tradizione che entusiasma ormai tutti.

Come impegno preso lo scorso anno con il prof. Piero Sisto, e grazie alla preziosa collaborazione di alcuni genitori che si sono cimentati in falegnameria, sono stati costruiti alcuni strumenti rigorosamente coerenti e fedeli a questa antica tradizione.

Tutti gli alunni coinvolti nel progetto hanno potuto conoscere e suonare alcuni strumenti dai nomi simpatici quali tricche-ballacche, cupa-cupa, sceta-vaiass e altri.
Si ringraziano di cuore i "falegnami" : Montanarelli Donato, Amati Ubaldo, Pinto Mimmo e Losavio Nico, per la disponibilità di tempo dedicata alla scuola.

Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno partecipato: genitori, alunni e docenti, stravaganti come sempre nella scelta dell’abbigliamento, dimostrazione di entusiasmo e voglia di mettersi in gioco.

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