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Toccato l’ambito traguardo del 65,2% della raccolta differenziata, si ritorna a soffrire per mantenere un trend difficile ma non impossibile. Basta fare gli interventi necessari.

Il merito di questo risultato è certamente dei cittadini che dopo quattro anni e con l’aiuto di servizi aggiuntivi attivati dall’amministrazione Giannandrea hanno imparato quanto importante sia differenziare i rifiuti che si conferiscono all’Antinia, l’azienda putignanese che gestirà per contratto, sino al 2021, il servizio d’igiene urbana di Putignano. Ci sono ancora delle piccole sacche di resistenza ma si spera di eliminarle definitivamente con i nuovi interventi che il Comune porrà in essere.

Sono realista, e penso che il traguardo che abbiamo registrato a maggio scorso difficilmente potremo mantenerlo tutto l’anno, e ottenere la riduzione dell’eco-tassa” commenta il sindaco Domenico Giannandrea, che spiega il perché di questa impossibilità oggettiva. “Nei mesi estivi, da noi la gente si sposta nelle case di campagna, nei  trulli,  nelle villette. E nei cassoni previsti per la raccolta unicamente del residuo secco, o indifferenziato, ci buttano di tutto, compreso l’umido e la percentuale scende”.

Perché allora non ritirare dall’agro anche la frazione organica?
“E’ un aspetto che stiamo valutando con l’Antinia, perché farlo costituisce una violazione contrattuale e un ulteriore costo aggiuntivo. Per questo stiamo cercando una soluzione ottimale per modificare il contratto, stabilizzare i servizi aggiuntivi che la nostra amministrazione ha introdotto per migliorare il servizio della differenziata, mantenere ancora più pulito il centro urbano  e attestarci sull’indispensabile 65%”. Per tener fede a questi obiettivi occorre però che il Comune si attivi per rendere più funzionale, mettendolo definitivamente a norma, il Centro di Raccolta comunale dei rifiuti in Via G.B. Carafa. Questo centro attende ancora l’aumento della potenza dei Kwt, la possibilità di avere un deposito a norma per i Rae (ora raccolti dall’azienda come servizio aggiuntivo), per i farmaci scaduti, per i Tof, per le batterie al piombo, le vernici.
Abbiamo messo a bilancio 200mila euro per la totale funzionalità del Centro”, assicura il primo cittadino, sicuro di recuperare la somma necessaria per avviare i lavori dagli oneri di urbanizzazione.

La Piena efficienza del centro è auspicata anche da Cosimo Giotta, titolare dell’Antinia che con l’amministrazione ha instaurato un buon rapporto di collaborazione. In fondo, Giotta come putignanese, sa che deve rendere un buon servizio ai suoi compaesani, e quest’aspetto (da non sottovalutare) aiuta a superare le criticità, a smussare e trovare un accordo sui molteplici problemi che un servizio così complesso presenta. “Con un Centro funzionale a 360° - evidenzia - molti dei servizi aggiuntivi spariranno con vantaggio economico sia per il Comune che per le tasche dei cittadini. Anche se in prospettiva si può fare ancora di più, basti pensare alle piattaforme di conferimento che l’ARO dovrà fare entrare in funzione sui territori dei bacini di competenza”.

Al momento, con i suoi mezzi conferisce: Plastica e carta a Capurso; l’organico a Laterza (Ta) dalla Progevo; i Rae ai consorzi autorizzati, il vetro a Trani. In attesa di ricontrattare o “ritarare”, con l’Antinia il servizio nel suo complesso, si spera a breve, che si metta dunque a norma il Centro comunale nella consapevolezza che le parti in causa lavorano in un’atmosfera collaborativa, anche per inerire la città del carnevale fra i Comuni <ricicloni> della Puglia.

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