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La nuova stagione può dichiararsi ufficialmente iniziata per la Nadir on the Road, con le prime gare su strada e soprattutto i cross necessari per metter forza nelle gambe ad inizio stagione.

La stagione è anche iniziata con varie nuove entrate di nuovi tesserati che hanno deciso di unirsi al gruppo Master, a prova della finalità principe dell’associazione di avvicinare la gente a questo sport di fatica e di tante soddisfazioni.

Ma nessuna nuova stagione può ritenersi chiusa senza aver prima celebrato la precedente, che ha visto la Nadir on the Road protagonista in vari campi. Sono stati due gli eventi delle scorse settimane in cui società e tesserati hanno ricevuto premi a livello individuale e societario.

A Bari si sono tenute le premiazioni regionali Fidal con un importante carico di premi: piazzamenti nelle rispettive categorie individuali per Ornella Donghia, Ina Recchia e Peppino Netti, a cui si aggiunge la vittoria nella competitiva categoria SM35 per Fabio Portesani. A livello societario secondo posto per il team femminile e terzo per quello maschile nel Corripuglia, mentre in classifica combinata la Nadir on the Road ha conquistato il terzo posto dietro solo a due corazzate come Tommasi Assi Trani e Montedoro Noci. Una gradita sorpresa anche il Titolo Regionale di 10 km Femminile, competizione tenutasi ad inizio giugno ma che ha visto le premiazioni in occasione dell’evento Corripuglia.

Secondo evento conclusivo della stagione 2018 il Pranzo Sociale, che ha visto quasi 200 partecipanti tra atleti e famiglie con anche la partecipazione di rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, FIDAS e Legambiente. Una giornata all’insegna dell’unione e del senso di famiglia che caratterizza la Nadir on the Road. Molti i premi tra cui spicca il titolo di Atleta dell’Anno per Fabio Portesani. Quest’anno tra i premi hanno debuttato anche titoli di tutto rispetto come mogli e mariti che più si sono “sacrificati” per garantire la presenza alle gare del congiunto atleta. La corsa è unione e passione, ma anche senso di condivisione che deve unire atleti e le rispettive famiglie.

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